domenica 22 gennaio 2012

L' Evirato


Jed quel mattino si svegliò male,ormai aveva deciso: si sarebbe fatto evirare. I suoi amici che lo ammiravano in maniera incondizionata, per via della sua fama di incallito sciupafemmine, tentarono di dissuaderlo in ogni modo.
- Sei sicuro? Ma non starai facendo una cazzata?
- No ragazzi ho deciso che voglio smettere una volta per sempre di tradire la mia ragazza con altre donne. Per mantenere fede a questo impegno, l’unica maniera è di farmelo tagliare.
La sua spiegazione non li soddisfece per nulla, anzi essi si intristirono ancora di più, pensando che fosse davvero un peccato. Uno in grado di fare l’amore con tre donne, in tre posti diversi, in un'unica notte non poteva finire la sua carriera così. Evirato.
- Ma così non potrai più farlo…neanche con la tua ragazza!
- Tanto con lei non lo facevo più da tempo. A lei non interessa il sesso ed io vorrei tanto diventare come lei. Per questo ormai ho deciso, ho già preso appuntamento domani mattina alle 10 con un rinomato specialista che opera in una clinica privata molto in voga per operazioni di questo tipo.
Gli amici non protestarono più vedendo il loro mito irremovibile.

L’indomani mattina Jed si presentò puntuale alla reception della clinica. Lo fecero attendere  fino a che  un signore anziano vestito con un camice bianco e dall’aria davvero cordiale, non gli venne incontro.
- Sono il chirurgo eviratore- disse il vecchio con tono bonario – Ti volevo fare qualche domanda prima di operare.
- Prego?
- Perché vuoi farlo?
- Che importanza può avere per lei saperlo?- rintuzzò Jed.
- Figliolo ogni persona che viene qui per evirarsi, lo fa per una motivazione ben precisa. Non mi interessa conoscere la tua vita privata ma solo conoscere la tua reale motivazione.
Jed si ricordò di certi suoi amici che quando volevano chiedergli qualche favore particolare lo facevano fumare prima, per ammansirlo un pò. Il medico eviratore gli fece la stessa impressione. Per questo decise di spiegarsi.
- Lo faccio perché mi sono stancato di tradire la mia ragazza. Lei mi ama e anche io amo lei. Purtroppo non riesco a smettere di andare al letto con altre donne. Lei ci soffre ma non mi lascia e io mi sento in colpa.
- Lei lo sa che sei venuto qui?
- No.
- Perché non la chiami e non le chiedi cosa ne pensa prima di fare un gesto così estremo?
- Dice?
- Dico che sarebbe una buona idea chiamarla.
 In balia completa delle sue parole tanto che se glielo avesse chiesto si sarebbe pure evirato da solo, Jed chiamò. Il cellulare tuttavia squillava a vuoto senza che nessuna voce rispondesse dall’altro lato.
- Senta non mi risponde ed io sono comunque ormai deciso. Tanto con la mia ragazza neanche lo facevo più, segno evidente che a lei il sesso non interessava da tempo e da adesso neanche a me interesserà più.
L’anziano medico non tentò di replicare in alcun modo ai modi risoluti di Jed ,anzi decise di farlo ricoverare immediatamente per operarlo di lì a breve.

Qualche ora dopo Jed si risvegliò in un letto dentro uno stanzone bianco. Si sentiva strano nel basso inguine come se mancasse qualcosa. Vide intorno a sè altri giovani risvegliarsi come lui e guardarsi intorno spaesati.
- Ehi amico sei sveglio?
Una voce flebile lo stava chiamando alla sua destra.
- Sì- rispose Jed per poi voltarsi e vedere in faccia il suo vicino di letto.
- Anche tu ti sei fatto evirare?
- Sì. Tu?
- Anche io.
-Presumo che tutti quelli dentro questa stanza lo abbiano fatto o sbaglio?
- Non sbagli infatti. Vuoi sapere perché l’ho fatto?
Il silenzio di Jed persuase l’evirato a proseguire la sua spiegazione.
- Io personalmente l’ho fatto come prova d’amore per la mia fidanzata la quale mi ha detto che dovevo dargli una dimostrazione di essermi pentito dopo che mi aveva beccato a letto con un’altra.
Quella spiegazione, pur se non richiesta, rincuorò Jed. Allora non era il solo.
- Tu invece?
- Anche io per lo stesso esatto motivo.
- Bè allora tutto risolto anche tu. Immagino che dopo questo gesto ti avrà perdonato.
Colto da un’ inspiegabile inquietudine, Jed assentì impercettibilmente con il capo. Aspettò quindi qualche secondo.Il tempo di farsi vedere rilassato dal suo interlocutore che continuava a fissarlo in attesa che la loro conversazione proseguisse.
- Vuoi scusarmi un attimo? Devo fare una chiamata!- disse Jed.
- Ma ti pare – replicò l’evirato.
Compose quindi il numero della ragazza sulla tastiera del suo cellulare e attese. Anche adesso squillava a vuoto. Appoggiò allora la testa sul cuscino e chiuse gli occhi, simulando di dormire. Tentando di non farsi vedere, da sotto il lenzuolo prese a pigiare il tasto verde del suo telefonino, per fare nuovamente l’ultimo numero chiamato ad oltranza. Si addormentò così.

Passò un tempo indefinito, in cui a Jed parve sempre di sognare lo stesso suono. Una specie di melodia che si ripeteva all’infinito e che si avvicinava sempre di più. Aprì gli occhi e da lì capì che non stava sognando. Quella era una musica che lui aveva sentito centinaia di volte, somigliante alla suoneria di un telefonino. Un fitto cicaleccio di voci femminili si udì dietro la porta dello stanzone, facendolo destare del tutto. Subito dopo la porta si aprì, facendo entrare il medico eviratore che lo aveva operato, assieme ad un  nutrito gruppo di ragazze. Ognuna, chi piangendo, chi ridendo, si avvicinava al letto di qualche evirato.Tra queste, vi era anche la ragazza di Jed. Con gli occhi lucidi e commossi lei si avvicinò al suo letto, accompagnata dal chirurgo eviratore. Mentre si asciugava le lacrime con un fazzoletto, dolcemente prese a parlare:
- Tesoro ho visto che mi stavi chiamando ma non ti ho risposto per non farti sprecare la chiamata. Come stai?
- Bene – farfugliò Jed per poi chiedere timidamente – quindi hai saputo?
 - So tutto, che ti sei pentito e te lo sei tagliato per me, per non tradirmi più. Per questo ho deciso che ti perdono per tutte quelle volte che lo hai fatto.
Jed avrebbe voluto abbracciare la sua donna e ringraziarla per averlo perdonato ma tutto quello che gli uscì fu un sorriso idiota accompagnato da una valanga di grazie.
- Non devi ringraziarmi tesoro anche perché vorrei chiederti un piccolo favore!
- Qualunque cosa per te amore!
- Da ora in poi visto che tu non potrai più, mica ti dispiace se vado a letto con altri vero? Stai tranquillo sarà solo sesso, io amerò solo te.

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