mercoledì 22 febbraio 2012

Trans Favola Pop

Si narra che in ambiti discografici, esista una sorta di manuale della canzone pop, da molte pop stars segretamente adoperato. Seguendo a menadito i consigli infallibili di questo libro, è  possibile  comporre la  canzone pop ideale. Una canzone pop perfetta  per essere tale, deve essere costituita dai seguenti elementi: Intro, strofa, bridge, inciso, e ancora seconda strofa, secondo bridge, secondo  inciso, special e inciso finale. L’intro, lo dice anche il termine stesso, è il momento che introduce alla strofa, quello che crea l’atmosfera e spesso accenna lievemente alle note che faranno da inciso. La strofa ha il compito di creare la tensione giusta e la base stabile sul quale far esplodere l’inciso. Arriviamo quindi al bridge che ha il delicato compito di fare da ponte appunto tra la strofa e l’inciso, trasportando la tensione accumulata durante la strofa, verso la risoluzione che avverrà durante l’inciso. Si arriva infine all’inciso, detto anche ritornello, ovvero il momento culminante della canzone, quello in cui la tensione precendentemente accumulata esploderà. Una nota a parte lo merita il cosidetto special, quello che solitamente viene infilato tra i due ritornelli finali. Trattasi di una sorta di variazione musicale, spesso accompagnata anche dall’assolo  (di chitarra, fiati ecc.) per non rendere troppo monotona la parte finale della canzone. Il manuale si raccomanda vivamente che l’inciso arrivi entro il minuto altrimenti la canzone non verrà mai passata in radio.

Intro
Non passa mai nessuna automobile al mattino su quella via, mentre la notte ne passano tante e succede sempre che qualcuna prima o poi si accosti al marciapiede. Proprio allora avviene la contrattazione.

Strofa
Nella sala controllo del palazzo che doveva sorvegliare, costipato nella divisa da metronotte, l’uomo strimpellava la sua chitarra acustica alla disperata ricerca di melodie da mettere all’interno delle sue canzoni. Per trarre ispirazione, scrutava continuamente le telecamere che inquadravano tutto il perimetro esterno dell’edificio dove come ogni notte era in atto una sfilata di moda di strada. Truccate vistosamente e vestite nelle maniere più fantasiose, dozzine di trans camminavano sul marciapiede come fosse una passerella. Ai lati di esso, si trovava il pubblico che invece di stare seduto composto sulle sedie, come alle vere sfilate, lo era sulle automobili.
“ E mentre tu sfilavi in strada, io fermo ti osservavo.. ” mormorò tra sè e sè l’uomo, pensando  che sarebbe stata una bella frase da mettere nel testo di una sua canzone. Poi mentre si sforzava di fare la musica, la sua vista si concentrò su una delle modelle che abbandonava la sfilata per entrare dentro l’auto di uno del pubblico.
 “ E tu col tuo sesso indefinito fuggivi assieme a me.. ” mormorò tra sè e sè, pensando che sarebbe stata una bella frase mettere nel testo di una sua canzone.
“ Ora però facciamo questa dannata  musica..”

Bridge
Con gli occhi pesanti, al mattino presto, si spogliò dell’uniforme, ponendola accuratamente nel suo armadietto assieme alla chitarra acustica. Era sul punto di richiuderlo quando si accorse della presenza di un ciuffo abbastanza vistoso di capelli biondi sulla spalla della sua giacca.
“ I capelli che mi hai lasciato tu sulla mia giacca..” mormorò tra sè e sè mentre richiudeva l’armadietto, pensando che sarebbe stata una bella frase da mettere nel testo di una sua canzone. Imprecò contro coloro che sembravano creare il traffico appositamente per ritardare il suo riposo. Giunto a casa, un brusìo di voci indistinte e un nitido odore di caffè provenienti dalla cucina, lo fecero smettere per un attimo di pensare solo alla musica.
- Sei tu?- esclamò una voce femminile.
 Affacciandosi, con il volto visibilmente sbattuto, elargì velocemente i suoi baci ad una donna bionda in vestaglia che sorseggiava una tazzina di caffè mentre guardava la tv.
- Hai dormito un’po’ amore?
- Lo sai che devo restare sveglio altrimenti mi licenziano. E poi ho suonato.
- Ma io mi chiedo come fai? Io per restare sveglia la notte dovrei bere litri di caffè, tu invece basta che suoni.
- La gente normale adopera il caffè per restare sveglia di notte, io invece uso la musica.
Pensò, prima di coricarsi che sarebbe stata una bella frase da mettere nel testo di una sua canzone. Nel dormiveglia si sforzò di elaborare la musica.

Inciso
L’auto dopo aver girovagato a lungo per la via, si accostò finalmente al marciapiede. La trans si avvicinò per contrattare.
- Ciao tesoro.
- Quanto vuoi?
- 30 di bocca, 50 scopare tesoro.
- Dove andiamo?
- Conosco un posto qua vicino,andiamo?
- D’accordo andiamo.


Seconda Strofa   
All’ora di pranzo come suo solito si risvegliò con la testa vuota, fastidiosamente sgombra di canzoni. Quando si risvegliava con quella sensazione di vuoto, si sentiva sempre molto triste. Cercava invano di pensare a qualche frase ad effetto da mettere nel testo di una sua canzone e non gli veniva in mente mai nulla. Ma la cosa peggiore erano le sue riflessioni sulla sua condizione di cantautore che per sopravvivere faceva la guardia giurata e  non terminava mai di scrivere le sue canzoni. Cioè in realtà il problema era che non cominciava mai a comporle  o  meglio gli venivano in mente tante belle frasi da mettere nei suoi testi  ma poi non ci faceva mai la musica sopra. Perdeva tempo invece  ad emulare davanti allo specchio i suoi idoli, in particolar modo certe pop stars, una su tutte: Michael Jackson. Del re del pop  ammirava la sua abilità nel ballare e ovviamente  le sue canzoni, tutte complete per fortuna di musica e testo. Le cantava sempre di fronte allo specchio del bagno, cercando spesso di imitare il suo passo di danza più celebre: il Moonwalk.

Secondo Bridge
Con gli occhi pesanti al mattino presto si spogliò dell’uniforme, ponendola accuratamente nell’armadietto assieme alla chitarra acustica. Era sul punto di richiuderlo quando si accorse di quel profumo forte, femminile, proveniente dalla sua giacca.
“ Il profumo che mi hai lasciato tu sulla mia giacca..” mormorò tra sè e sè mentre richiudeva l’armadietto, pensando che sarebbe stata una bella frase da mettere nel testo di una sua canzone. Imprecò anche stavolta contro coloro che sembravano creare il traffico appositamente per ritardare il suo riposo e  giunto a casa il solito brusìo di voci indistinte, frammisto al solito nitido odore di caffè, lo fecero smettere di pensare per un attimo solo alla musica.  Poi avvenne la vista di quella donna che sorseggiava il caffè e guardava la tv. Lo stesso dialogo precendemente illustrato, gli stessi baci elargiti e alla fine la stessa frase pronunciata per chiudere quel dialogo. Sarebbe stata una bella frase da mettere nel testo di una sua canzone, ma la musica quando l’avrebbe fatta?

Secondo Inciso
L’auto dopo aver girovagato a lungo per la via, si accostò finalmente al marciapiede. La trans si avvicinò per contrattare.
- Ciao tesoro.
- Quanto vuoi?
- 30 di bocca, 50 scopare tesoro.
- Dove andiamo?
- Conosco un posto qua vicino,andiamo?
- D’accordo andiamo.

Special
Pensò che erano tutte scuse. Il logorìo fisico e mentale che alla lunga produceva il lavoro di metronotte, l’ossessione per la musica, la verità era che la tradiva. Un giorno la sua giacca adornata da capelli di un colore diverso dal suo, un altro impregnata di un  profumo femminile diverso dal suo. Tutti indizi che ormai l’avevano portata a pensare che  la tradisse con un’altra. Ora  mancava solo di scoprire chi fosse. Una sera si decise a seguirlo con l’auto fino al suo posto di lavoro. Lo vide fare un percorso completamente diverso dal solito, arrivando ad un certo punto in una strada sui cui marciapiedi stavano quelle creature dal sesso indefinito, comunemente chiamate transessuali. Esterrefatta lo vide far salire sulla sua auto una di loro per poi andarsi a parcheggiare in un angolo buio della via. Non riuscì a vedere bene ma alcuni movimenti inequivocabili di persone che si spogliavano le fecero capire che genere attività stesse avvenendo dentro la vettura. Si era ormai decisa a coglierlo sul fatto ma non fece in tempo poiché, ad un tratto, la portiera dell’auto si aprì, facendo uscire colei che andò a riprendere possesso del suo pezzo di marciapiede accanto ad un’ altra sua simile. Le vide cominciare a conversare amabilmente, quella appena scesa dall’auto pareva particolarmente felice. Vide che ballava, accennando i passi di quel ballo tipico che faceva Michael Jackson nel film  Moonwalker. Spinta da una triste curiosità, decise accostarsi con l’auto al marciapiede per vederle meglio. Le scrutò attentamente in volto e loro scrutarono lei. Quella che danzava attrasse, in particolar modo, la sua attenzione.

Inciso finale
L’auto, dopo aver girovagato a lungo nella via, si accostò finalmente al marciapiede. Una delle due trans si avvicinò per contrattare ma non fece in tempo a dire nulla perché l’auto ripartì velocemente.
- Ma tu guarda questa! Era pure una donna! Ma è scema?
- Non ti arrabbiare magari non eri il suo tipo!Piuttosto hai visto come faccio il moonwalk con i tacchi? Vuoi che te lo insegno?

Nessun commento:

Posta un commento